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Buongiorno

23.06.2017 - Buongiorno Campania

De Luca e Lembo: galeotto fu il selfie, ma ancor di più chi l’ha... scritto

Buongiorno, Campania. Piero De Luca è il figlio del Governatore della Campania. Andrea Lembo è il figlio del Capo della Procura di Salerno. I due giovani sono amici da anni. Tutt’e due – da anni – militano nel Partito Democratico. Tutt’e due – come chiunque abbia passione politica – vogliono emergere: il traguardo è il Parlamento, come è normale che sia per due giovani di buona cultura.

Della candidatura probabile, anzi certa se supererà le Primarie, di Piero De Luca si sa già da mesi. Una certa letteratura giornalistica la fa rientrare negli accordi più generali tra Matteo Renzi e Vincenzo De Luca: una balla colossale. Il Governatore ha contrattato con Renzi due cose: massima attenzione del governo centrale per la Campania, nomina – nella sua persona – del commissario per il rientro del debito sanitario. Niente di personale, dunque. I figli “sò piezze ‘e core”, ma non è nello stile d’un politico di razza del temperamento di De Luca scivolare su queste bucce di banana.

Della possibile candidatura anche di Andrea Lembo non si sapeva e ufficialmente non si sa niente. Ancora una certa deteriore letteratura giornalistica la accredita come cosa già bell’e decisa e la fa risalire ancora al Governatore: poiché sia lui che il figlio hanno procedimenti giudiziari in corso a Salerno – è questo il ragionamento malizioso e sballato che si fa – De Luca darebbe volentieri una mano anche al figlio del Capo della Procura per averne un ritorno. E’ un ragionamento totalmente sballato e in malafede per una ragione oggettiva molto semplice: i procedimenti giudiziari di cui sopra sono ad un punto tale di avanzamento – ovvero ben oltre le richieste di rinvio a giudizio – per cui la Procura, anche se volesse, non potrebbe più intervenire. E ciò al netto della storia limpida di un magistrato dello spessore di Lembo.
Ora, tutta questa squallida dietrologia nasce da un selfie, peraltro scherzoso e simpatico, che i due amici di sempre, Piero e Andrea, si son fatti a margine di un convegno a Salerno. E fa davvero specie che ci abbiano parlato e soprattutto sparlato su persone – portaborse di politici decaduti e giornalisti di varia umanità – che un giorno sì e l’altro pure sprecano fiumi di inchiostro per raccontarci delle inviolabili libertà democratiche garantite dalla nostra Bella Costituzione.

Secondo Lor Signori a due amici come Piero e Andrea dovrebbe essere proibito fare ciò che fanno tutti gli altri giovani nell’era di Internet soltanto perché sono figli “di” un Governatore e di un Procuratore che per caso vivono nella stessa città. Non possono essere amici, o forse possono esserlo ma devono tenerlo segreto. Non possono fare politica ed aspirare ad una candidatura per la stessa ragione di cui sopra. Non possono nemmeno sorridere insieme in un selfie, quasi fosse oltraggio al comune senso del pudore.
Ma vogliamo scherzare?