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Buongiorno

12.07.2018 - Buongiorno Campania

Il ministro 5 Stelle vuole sostituire De Luca commissario Sanità: un errore “orrore”!

“Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca dovrà passare sul mio cadavere prima di smantellare il polo materno infantile dell’Ospedale del Mare per fare posto all’ennesima cardiochirurgia”. E ancora, in riferimento al ruolo di commissario per il rientro dal debito sanitario ricoperto da De Luca: “Qui domina l’illogicità organizzativa e programmatoria”, per dire, in buona sostanza, che il Governatore non può essere anche commissario.

È la sintesi delle considerazioni rassegnate l’altra sera a “La 7” dal ministro della Salute, la 5 Stelle Giulia Grillo, dopo il “sopralluogo” politico-istituzionale in Campania all’indomani del caso-Pignatelli, il chirurgo vascolare che aveva chiuso il reparto per festeggiare la nomina a Primario.

La replica del Governatore, come hanno raccontato le cronache di ieri, non si è fatta attendere. Uno stralcio: “Sono un uomo di pace, non vedo materiale per polemiche con il ministro Grillo, con il quale ho avuto un incontro cordiale. Sul commissario il problema non si pone. Abbiamo lavorato bene. Abbiamo risultati concreti di netto miglioramento, quindi è normale ora la fine del commissariamento che dura dal 2009 e che noi chiederemo ufficialmente già nelle prossime settimane”.

Insomma, lo strappo tra il ministro della Salute e il Governatore della Campania si è consumato. Le vicende contingenti dei giorni scorsi ne hanno soltanto accelerato l’ufficializzazione. Anche se a Napoli non fosse accaduto niente, Giulia Grillo avrebbe comunque deciso – come in sostanza ha fatto intendere d’aver deciso – di nominare un nuovo commissario in sostituzione di De Luca.

Sicché, mentre il Governatore mette le mani avanti dicendo che il commissario dal prossimo anno non servirà più, perché per il 31 dicembre 2018 il debito sarà completamente rientrato, il ministro sembra intenzionata a bruciare le tappe per sostituzione di De Luca. Non solo. Dagli ambienti 5 Stelle filtra l’indiscrezione secondo cui il commissariamento della Sanità campana verrebbe protratto per un periodo molto più lungo. In altre parole, l’orientamento sarebbe di sottrarre la gestione della Sanità al Governatore-commissario fino alle elezioni regionali del 2020.

Se queste voci venissero confermate, si tratterebbe di una operazione di natura squisitamente politica e decisamente discutibile. La Campania, infatti, ha già vissuto una lunga stagione di conflitti istituzionali tra capo del governo regionale e commissario per il debito sanitario.

Quei conflitti hanno molto rallentato i processi di miglioramento dei livelli di assistenza, per responsabilità non certo del presidente della Regione ma dei commissari tecnici, i quali hanno “tagliato” in assoluta assenza di pensiero strategico. L’obiettivo da raggiungere, dal loro punto di vista, era l’azzeramento del debito senza se e senza ma. De Luca ha di fatto dimostrato che nello stesso arco di tempo si potevano raggiungere non uno ma due obiettivi: far rientrare il debito e riorganizzare la Sanità in termini di maggiore efficienza ed efficacia, ossia migliorando i livelli essenziali di assistenza.

Sotto questo aspetto, l’eventuale decisione di sostituire De Luca, per motivi chiaramente strumentali, si rivelerebbe un grossolano, dannosissimo errore dei 5 Stelle. Sul piano politico, altro non sarebbe che la perpetuazione dei metodi da prima e seconda Repubblica. Insomma, davvero niente di nuovo sotto il sole.