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Buongiorno

20.10.2018 - Buongiorno Irpinia

La Borsa di Studio “Giovanni Maraia” e il “Gran Rifiuto” della D.S. Manganiello

Sarà proprio così: la dirigente scolastica del Liceo Scientifico di Ariano Irpino, Alfonsina Manganiello, deve essersi persa la lettura d’uno dei più noti aforismi di Tucidide, lo storico (e militare) ateniese vissuto, pensate un po’, quattrocento e rotti anni prima che nascesse Nostro Signore Gesù Cristo. L’aforisma, resistito a tutte le civiltà che si sono susseguite in questi 24 secoli, e sconosciuto probabilmente soltanto alla Signora Manganiello, recita così: “Bisogna conoscere il passato per capire il presente e orientare il futuro”.

Ma voi chiederete: “E che c’azzecca Tucidide con il Liceo Scientifico di Ariano Irpino e la dirigente scolastica?

C’azzecca, c’azzecca! Gli ultimi trent’anni del “Parzanese” hanno visto tra i più attivi protagonisti della vita scolastica il professore di Storia e Filosofia Giovanni Maraia, mito degli studenti per le sue straordinarie doti umane oltre che culturali, venuto a mancare nel luglio del 2016 quando appena cominciava a godersi la meritatissima pensione.

Ebbene, i suoi familiari hanno voluto farne rivivere l’impegno di docente e di uomo costantemente impegnato sui diritti civili, sempre a difesa dei più deboli, attraverso l’istituzione di una Borsa di Studio, finanziata dal “Cedir” di Grottaminarda, messa a concorso per tutti gli studenti delle Superiori della Provincia di Avellino.

È accaduto che la dirigente scolastica del “Parzanese”, a differenza dei colleghi degli altri istituti superiori di Ariano, abbia negato la partecipazione delle quinte classi dello Scientifico alla cerimonia di presentazione dell’iniziativa che si è svolta ieri presso l’Auditorium comunale. Per di più, gli organizzatori avevano riservato ad un’associazione del Parzanese un Premio di 1.500 euro, importo equivalente a quello della istituenda Borsa di Studio (per la cronaca va detto che una nutrita rappresentanza dello Scientifico si è comunque presentata alla manifestazione: una civilissima testimonianza di ribellione all’incomprensibile diktat della dirigente scolastica).

C’entra Tucidide perché di fatto, ancorché sul piano squisitamente simbolico, la Manganiello ha proibito agli studenti del “Parzanese” di “conoscere” un pezzo del “passato” del Liceo, ha negato loro la possibilità di “capire” meglio il proprio “presente” scolastico e, dunque, di orientarne il “futuro” con maggiore cognizione di causa.

Penserà mai ad un gesto riparatore l’educatrice del glorioso Scientifico arianese? Abbiamo motivo di dubitarne. Tucidide a parte, servirebbero un’umana dose di umiltà e un tantino di buon senso. Ma pare che la Manganiello ne sia completamente sprovvista.