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La Siringa

di Mila Martinetti

29.11.2021

La cannabis e i nostri politici

Legalizzare la cannabis: Sì o no? Come in ogni Paese civile e democratico che si rispetti, figurarsi se in Italia non scoppiava un gran casino al solo accennarne.
A dare fuoco – è il caso di dire – all’erba verde, è stato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando: quello che si candida sempre ai congressi del Pd, altrettanto sempre è ultimo per consensi, ma pur sempre ottiene una sistemazione nel governo quando tra gli alleati c’è anche il suo partito: questione di “culo”, si direbbe, visto che la finale destinazione delle sue chiappe è immancabilmente, inesorabilmente, insopportabilmente una poltrona ministeriale.
A proposito di cannabis, dunque, Orlando ha detto: “L’approccio repressivo degli ultimi anni non si è fatto carico della fragilità: ogni anno nel nostro Paese c’è più di un morto al giorno per overdose. Nel momento in cui un partner non proprio irrilevante e un alleato non proprio trascurabile come la Germania sembra cambiare profondamente linea, credo sia inevitabile che qualche riflessione si faccia pure nel nostro Paese, anche perché quella scelta determinerà riflessi per il nostro Paese, il mercato è unico e senza frontiere”.
Insomma, Orlando vuole la cannabis qui e subito. E la vuole perché – sembra di capire – sarebbe il rimedio alle morti per overdose e soprattutto perché anche la Germania non vede l’ora. Sarà!
Immediate le reazioni del ministro Mariastella Gelmini (Forza Italia): “Sono contraria a qualsiasi forma di legalizzazione e sono convinta che non esista una libertà di drogarsi”. Ancora più duro, sul tema, Matteo Salvini: “È molto preoccupante che un ministro della Repubblica parli con leggerezza di droga. Orlando si occupi di lavoratori, precari e cassintegrati, lasci la lotta alla droga a famiglie, esperti e comunità”.
A sostegno della tesi di Orlando scende in campo la ministra 5Stelle Fabiana Dadone: “La legalizzazione della cannabis è una scelta che l’Italia dovrebbe valutare. Io sono favorevole, ma bisogna riuscire a raggiungere la maggioranza in Parlamento”.
Bilancia da destra il giro di opinioni Giorgia Meloni, senza giri di parole, pragmatica, chiara, netta e definitiva come sempre: “Le parole dei ministri Orlando e Dadone sono devastanti”.
Che dire? La sola cosa chiara che vien fuori da questo dibattito “profondamente culturale” sulla cannabis, ovvero su una droga cosiddetta leggera, è chi – tra i politici italiani – si fa e chi no!