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Buongiorno

22.09.2018 - Buongiorno Campania

Mastella e il contrappasso "in positivo" che meriterebbe

Clemente Mastella è uscito indenne da ben quindici processi penali. Niente di ciò che gli era stato imputato ha trovato fondamento nelle sentenze dei giudici. Nel contempo la sua carriera politica, ai livelli conquistati, è stata stroncata. Nessuno potrà restituirgli ciò che ha perduto e le nuove occasioni che avrebbe potuto avere in questi lunghi anni di inferno giudiziario.

Tuttavia sarebbe fuorviante sostenere che Mastella sia stato vittima di un disegno preordinato della cattiva giustizia, un complotto dei Pm, tanti diversi Pm mossi da chissà quale ideologismo vendicativo nei confronti dell’ex enfant prodige della Dc, delfino di Ciriaco De Mita, otto volte deputato e poi ministro - guarda caso - della Giustizia. Niente di tutto questo. I Pm, i Gip, i Gup e gli stessi giudici dei diversi gradi del processo possono sbagliare, non sono infallibili. E non si può affermare che quando sbagliano nei confronti dei politici sono in malafede. I Pm e via discorrendo sbagliano soprattutto nei confronti della gente comune, non foss’altro perché la gente comune è statisticamente molto più numerosa della razza politica.

Niente vittimismi, allora. Ma la presa d’atto delle sentenze. Sempre.

Ieri l’altro Clemente Mastella, attualmente sindaco di Benevento, ha lasciato intendere che potrebbe essere interessato a candidarsi per la presidenza della Regione Campania. L’annuncio, com’era prevedibile, ha alimentato il solito chiacchiericcio decisamente poco benevolo verso l’ex leader dell’Udc. ’A rieccolo, non gli è bastata nemmeno l’elezione della moglie al Senato, comincia a stargli stretta la carica di sindaco, é come tutti i vecchi tromboni della politica e non si accontenta mai.

Dovessi dare un consiglio spassionato a Clemente, del quale sono peraltro amico da una vita, gli direi: la Giustizia ti ha dato finalmente giustizia, ora campa tranquillo, goditi i nipotini, e soprattutto lascia spazio politico ai trenta, quaranta, cinquanta e perfino sessantenni.

Epperó, dopo tutto ciò che gli è capitato, e dopo quindici sentenze di assoluzione, io credo che un "contrappasso" in positivo Clemente se lo meriterebbe. Candidarsi alla presidenza della Regione Campania è un suo sacrosanto diritto. A volerla dire tutta, forse egli ne ha oggi più diritto degli altri. Il contrappasso in positivo, ovvero l’elezione, possono deciderlo eventualmente soltanto gli elettori.

Comunque vada, un caro saluto, Clemente.