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Buongiorno

21.11.2019 - Buongiorno Irpinia

Prima Lettieri, ora De Cesare: la sfiga (per l’Irpinia) degli imprenditori napoletani

Gli imprenditori napoletani che avevano riempito di speranza il cuore di tanti lavoratori si stanno rivelando una maledizione per l’Irpinia. Gianni Lettieri – che degli industriali della provincia di Avellino è stato anche presidente – è da ieri mattina imputato di bancarotta fraudolenta. Il rinvio a giudizio è del Gup Paolo Cassano su richiesta del Pm Fabio Massimo Del Mauro. Le indagini, avviate nel 2013, hanno riguardato la Mcm Holding e la Mcm Srl, azienda tessile sorta nell’area industriale di Calitri con le provvidenze del dopoterremoto.

Assieme a Lettieri sono stati rinviati a giudizio la figlia Annalaura, Michele Arcangelo e Annamaria Mazziotti. Dura la narrazione dei capi di imputazione: gli imputati “...distraevano, dissipavano e comunque occultavano, così da creare passività per un importo di oltre 11 milioni di euro a fronte di attività residue ma di gran lunga inferiore”.

Una maledizione per l’Irpinia gli imprenditori napoletani. È di questi mesi la vicenda (para)fallimentare che vede coinvolto Giannadrea De Cesare, il titolare della Sidigas che opera ad Avellino da molti anni e che attraverso le società sportive – storicamente del Basket e più recentemente dell’Avellino Calcio – si era integrato nel tessuto sociale della comunità irpina. Gli sviluppi del caso giudiziario di De Cesare sembrano orientati alla cessione della Sidigas all’Acea: in ogni caso, tutto lascia pensare che siamo alla vigilia del definitivo tramonto anche di questo secondo imprenditore partenopeo “naturalizzato” irpino.

Brutti segnali. Dobbiamo augurarci che finisca qui. E non solo con i capitani d’industria che arrivano da fuori provincia.