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Buongiorno

15.02.2018 - Buongiorno Irpinia

Scandalo Aias, tutelare pazienti e lavoratori

Buongiorno, Irpinia.
Più si scava nello scandalo Aias di Avellino più melma viene in superficie. D’altra parte – al di là dei risvolti giudiziari gravissimi, che ipotizzano reati di abusi, false fatturazioni e riciclaggio – se un’Associazione per l’Assistenza agli Spastici si fa chiudere per motivi igienico-sanitari, ci sarebbe ben poco da aggiungere a tutto ciò che è stato raccontato da diversi mesi a questa parte. Se non un rilievo che ha del paradossale: come è possibile che una struttura per la quale l’Aias paga ben 300mila euro di fitto l’anno (alla Onlus “Noi con Loro” di Annamaria Scarinzi De Mita) sia carente dei requisiti di sicurezza! Ma tant’è. Gli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Avellino sveleranno anche questo mistero.

Tuttavia c’è un problema che dovrebbe essere affrontato con l’urgenza che fin qui è mancata e che il sindacato di categoria, molto responsabilmente, ha invece sollevato da tempo sia nel rapporto con l’Asl che con la Regione Campania. È il problema della continuità delle terapie per i pazienti spastici, ed è il problema delle garanzie contrattuali per i lavoratori dipendenti.

Allo stato delle cose, non pare che l’Aias, oggi commissariata, sia in grado di offrire una prospettiva certa sia ai pazienti che ai dipendenti, anche in ragione delle note vicende riconducibili alla non accreditabilità dell’Associazione con il servizio sanitario regionale.

Serve un immediato confronto con la Regione e soltanto con la Regione. Continuare a discutere con l’Asl è tempo perso. Per dirla parafrasando una battuta molto azzeccata del Governatore De Luca, delegare il caso Aias all’Asl di Avellino sarebbe come affidare le lezioni di catechismo alla buonanima (?) di Pacciani.