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Buongiorno

25.02.2019 - Buongiorno Irpinia

Se taluni parlamentari 5 Stelle irpini facessero un atto di umiltà...

L’ho scritto nel Buongiorno di ieri ed oggi ne trovate un ampio e aggiornato approfondimento su Orticalab: con la previsione dei commissari ad acta per le questioni relative alle opere infrastrutturali d’una certa complessità, il decreto sblocca-cantieri al varo del governo gialloverde di fatto smaschera le manovre meschine di alcuni parlamentari 5 Stelle irpini nella vicenda della Lioni-Grottaminarda. In buona sostanza, mentre il commissario ad acta dell’opera strategica irpina di preminente interesse nazionale è stato soppresso, determinando il blocco del cantiere già da due mesi, la stessa figura istituzionale viene diffusamente reintrodotta – ecco il paradosso – proprio per sbloccare i cantieri che hanno problematiche complesse.

È una contraddizione in termini che di fatto crea problemi logistici enormi e danni erariali per i quali qualcuno sarà prima o poi chiamato a rispondere. Ma questa è un’altra storia: i capitoli sono ancora tutti da scrivere e non si mancherà di seguirli senza mai mollare la presa.

Qui, dopo aver rinviato alla lettura del commento di oggi su Orticalab, vorrei molto brevemente richiamare l’attenzione in merito al disagio che questa vicenda ha creato all’interno della nutrita compagine parlamentare irpina dei 5 Stelle.

Non lo ammetteranno mai, ma i quattro deputati e l’unico senatore del Movimento sono profondamente divisi sul problema della Lioni-Grottaminarda e su tanti altri problemi che riguardano l’Irpinia, a cominciare dalle amministrative del capoluogo. C’è un vincolo di solidarietà che devono rispettare, ma ho la sensazione che qualcuno di loro stia tirando troppo la corda e che prima o poi, più prima che poi, cada la maschera e finisca classicamente a pesci in faccia.

Al di là delle storie interne, però, la questione della Lioni-Grottaminarda è troppo importante e delicata perché i 5 Stelle possano continuare a giocarci su senza farsi male. Eppure basterebbe un atto di umiltà per rimettere le cose nei binari giusti. Riconoscere di aver sbagliato e mentito potrebbe alla fine addirittura premiare. Mi rendo conto, però, che l’autocritica è un atteggiamento di coraggio, oltre che di intelligenza politica. Temo che taluni soggetti difettano sia di coraggio che di intelligenza politica. Sono i tempi che corrono. Pazienza.