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Buongiorno

04.12.2019 - Buongiorno Irpinia

Un Sì (e lode) al Natale gioioso del Sindaco Festa anche con i soldi dei ristori Stir

Il titolo del “Buongiorno” di oggi, dedicato agli amministratori di opposizione del Comune di Avellino, potrebbe essere: “Per favore, non politicizzate anche Natale”.

È bastato, infatti, che il Sindaco del capoluogo decidesse con la Giunta di attingere ai “ristori” dello Stir di Pianodardine per far esplodere l’ennesima, stucchevole polemica sulla scelta di dare alle festività natalizie un tocco di gioiosa fantasia.

Il vento della discordia, come si sarà appreso dagli organi di informazione, lo ha soffiato il consigliere comunale 5Stelle Fernando Picariello. I soldi dei ristori non vanno usati per far luccicare il Natale di Gianluca Festa – ha detto in sostanza l’ex candidato sindaco di Avellino – ma devono essere destinati al risanamento ambientale della Valle del Sabato, considerati i danni che il Cdr ha prodotto.

Ora, nel merito, appare chiaro che l’avvocato Picariello fa una affermazione del tutto azzardata quando dice che il Cdr ha prodotto e produce danni ambientali. Se ne fosse davvero convinto, dovrebbe recarsi immediatamente in Procura e sporgere formale denuncia. I ristori dello Stir non sono legati all’eventualità-inquinamento: una siffatta circostanza equivarrebbe a “pagare” per l’inquinamento prodotto, sarebbe una bestialità politico-amministrativo-giuridica. Il ristoro trova ragione nel “fitto” (tra molte virgolette) dell’ambiente di Pianodardine per il servizio Stir, un contributo al Comune per un’attività comunque produttiva gestita, nella fattispecie, da un’azienda a totale capitale pubblico (IrpiniAmbiente).

Allo stesso modo, non è sostenibile la tesi di Franco Mazza, presidente del Comitato “Salviamo la Valle del Sabato”, secondo cui “... Non occorre chiamare in causa la giurisprudenza amministrativa per ricordare a tutti noi che i ristori sono imposte di scopo per cui non è consentito una distrazione di destinazione”. Non è sostenibile la tesi del dottor Mazza per la semplice ragione che è una bestemmia giurisprudenziale affermare che i ristori, fattispecie Stir Pianodardine, siano “imposte di scopo”. Sono tutto, perfino musica classica, i ristori – dottor Mazza – fuorché imposte o tasse o qualsiasi altra diavoleria Le passi per la testa pur di difendere l’indifendibile.

Spiace contraddire Mazza, sincero protagonista di tante battaglie anti-inquinamento, al quale andrà sempre la nostra gratitudine per l’impegno che profonde, epperò non possiamo confondere i desideri con le norme: la politica locale – è il caso di dire – è già tantissimo inquinata di sé, proprio non serve metterci dentro anche i papocchi della giurisprudenza amministrativa. Ergo, il Sindaco di Avellino e la sua Giunta possono attingere al capitolo dei ristori Stir senza commettere alcun abuso, senza distrarre fondi dalle naturali destinazioni, e dovendo dar conto unicamente – nell’ambito del consentito – alla propria strategia di governo della città.

Insomma, e in conclusione: che si faccia opposizione al sindaco Festa, dall’interno e fuori dal Consiglio comunale, può decisamente tornare utile alla dialettica democratica finalizzata al miglioramento dell’azione amministrativa. Epperò, vivaddio, si scelgano temi e argomenti adeguati; si utilizzi in modo corretto il ricorso alla giurisprudenza amministrativa, non si prendano fischi per fiaschi. Anche perché – detto in confidenza – un Natale più illuminato, più gioioso, più “speranzoso” ci sta magnificamente bene in questa fase sfavorevolissima di congiuntura economica, politica, sociale e – diciamola per intero – soprattutto spirituale. Amen!